Chi non ha mai visto un loro film? Chi non ha riso almeno una volte alle loro gag incredibilmente surreali e fantasiose? Un film per riscoprire il mito di Stan Laurel & Oliver Hardy e che anche le nuove generazioni dovrebbero guardare.
La trama, in breve
Siamo negli anni Cinquanta, all’inizio del tour teatrale di Stanlio (Steve Coogan) e Ollio (John C. Reilly) in Inghilterra. Sono passati diversi anni da quando la coppia comica del cinema era al massimo dello splendore, ed ora il periodo buio è arrivato anche per loro. Se la gente continua ad andare al cinema a vedere i loro film, la presenza incombente della televisione fa si che il pubblico non li segua a teatro, dove i due continuano ad esibirsi anche davanti ad un pubblico sparuto.
La mancanza di pubblico, vecchi rancori mai sopiti e la malattia di Oliver però rischia di minare un’amicizia trentennale tra le più proficue della storia del cinema.

Il mio parere personale
Come avrete notato non amo molto scrivere la trama dei film che guardo, proprio perché, oltre ad essere ormai reperibile ovunque, può esserci il rischio che qualcuno leggendola non ci trovi nulla di particolare da suscitare emozioni come me ne ha regalate questo film. Infatti se la trama può risultare lineare e forse anche un po’ didascalica (tratta dal libro Laurel & Hardy – The British Tours di ‘A.J.’ Marriot), in un’ora e mezza viene raccontata quella che è stata una delle amicizie più incredibili della storia della Settima Arte, facendo rivivere sullo schermo due icone come era già successo con il Chaplin di Richard Atteborough (se non l’avete visto recuperatelo assolutamente!).
E, proprio come per il film con Robert Downey Jr., anche in questo si raggiungono livelli di poesia veramente eccezionali, nei quali si vedono due persone delle quali, come dice qualcuno, hanno buttato via lo stampino. Perché è questo che risalta da questo film: le persone. Stanlio e Ollio fuori dal set, quando erano semplicemente Stan e Oliver e le bombette dei loro personaggi erano riposte sull’appendiabiti. Un film sul Cinema e sul periodo successivo a quello d’oro dello splastick (per chi non conoscesse il termine, slapstick comedy indica quelle commedie nate nel periodo del muto e che si basavano sul linguaggio del corpo), dove alcuni attori avevano iniziato la loro parabola discente. Stan & Ollie, o dovrei dire Stan & Babe, come voleva essere chiamato Oliver Hardy -e riguardo al nomignolo e alle sue origini vi rimando al libro Mr. Laurel & Mr. Hardy di John McCabe la cui edizione italiana è curata dall’associazione Noi siamo le colonne– che nonostante abbiano avuto anche momenti di divergenza alla fine si sono sempre ritrovati senza mai perdersi davvero.
Credo che la sostanza di questo film sia un puro e semplice atto d’amore nei confronti di due uomini che hanno sempre avuto la capacità di vedere il mondo con gli occhi dei bambini e restituendocela, rimanendo nell’animo dei bambini loro stessi. Non importa quanto il mondo sia cinico e cattivo con loro, Ollio e Stanlio riusciranno sempre a vincere e noi faremo sempre il tifo per loro, in ogni situazione. Perché, in fondo, tutti noi siamo sia Stanlio che Ollio e perché
Il mondo è pieno di persone come Stanlio e Ollio. Basta guardarsi attorno: c’è sempre uno stupido al quale non accade mai niente, e un furbo che in realtà è il più stupido di tutti. Solo che non lo sa
Oliver Hardy
P.S. veramente lodevole l’iniziativa di RaiMovie di trasmettere tutti i film e le comiche della coppia, ogni sera alle 20. Un’operazione che poteva sembrare improbabile quanto impossibile e invece dimostra che esistono ancora persone coraggiose capaci di osare.