Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell’infanzia.
-François Truffaut-
Si potrebbe dare torto ad uno dei registi più acclamati della Storia del Cinema?
La risposta è semplice: no, non si può. E non solo perché a dire questa frase è uno dei padri della Nouvelle Vague francese, ma soprattutto perché se ci si pensa bene, il Cinema è un immenso parco giochi nel quale tutti danno vita ai propri sogni di luce.
Ed è il Cinema il fulcro di questo blog: il Cinema inteso come Arte, Professione e Passatempo.
Il Cinema inteso come Arte
Di tutte le Arti, la Settima è quella più immediata e riconoscibile. Già, ma quali sono le altre? E perché il Cinema è proprio la Settima?
Si va beh, quante domande. Non puoi dircelo e basta?
Era solo per creare un po’ di suspance (e che, ci crediate o meno, la suspance è uno degli elementi della scrittura cinematografica, attraverso la quale… va beh, ho capito, ci torneremo più avanti).
L’elenco delle Arti risale al 1923 ed è stato compilato dal poeta italiano Ricciotto Canudo, che già nel 1921 aveva pubblicato il manifesto dal titolo La nascita della settima arte. Fantasioso Ricciotto, vero? Quella che potremmo definire la Canudo’s list era composta da:
- Architettura;
- Pittura;
- Scultura;
- Musica;
- Poesia;
- Danza;
- Cinema.
alla quale poi, nel 1964, il critico francese Claude Beylie aggiunse al punto 8 la Radio-Televisione e al punto 9 il Fumetto.
Ok, adesso che ci hai fatto la lista della spesa, vuoi aggiungere altro?
Si, se non è di disturbo. Il Cinema è l’unica Arte di cui conosciamo con esattezza la data di nascita, che è fatta risalire al 28 dicembre 1895, quando i due simpatici fratelli Auguste e Louis Lumière organizzarono la prima proiezione pubblica a pagamento a Parigi, al Salon indien du Grand Café sul Boulevard des Capucines. Il film proiettato fu La sortie de l’usine Lumière (L’uscita dalle officine Lumière), della durata di 45 secondi.
D’accordo, ma perché “Il Cinema inteso come Arte?”
Mi sembra evidente. Il Cinema non è un’Arte solo perché compare nella lista delle Arti di Canudo, ma lo è in quanto summa delle precedenti. Nel Cinema è compresa l’Architettura (la costruzione dei set potrebbe essere quella più palese, ma anche la costruzione della narrazione è una forma di Architettura), la Pittura (un quadro non è forse paragonabile ad un fotogramma di una pellicola all’interno del quale vi è un’immagine?), la Scultura (con la plasticità di alcune composizione delle immagini), la Musica (la colonna sonora di un film, senza la quale una storia non avrebbe la stessa connotazione ed intensità), la Poesia (certi film non sono poesie per immagini?) e la Danza (i musical non vi dicono nulla?).
Il Cinema è l’insieme di tutte queste Arti che si completano e si valorizzano l’un l’altra. Cosa si può chiedere di più?
Il Cinema inteso come Professione
Ecco dove volevi arrivare. Sei un altro di quelli che vuole diventare famoso!
Non esattamente. Però sono convinto che si possa fare Cinema, nel senso di “lavorare nel Cinema”. Ci sono figure professionali che non vengono nemmeno considerate dallo spettatore mentre sta guardando un film: il Direttore della Fotografia, l’Operatore, il Sarto, lo Scenografo, il Rumorista e via discorrendo.
Ah, e lo Sceneggiatore, ovviamente.
Si, lo sceneggiatore! Quello che fa i fondali, le ambien…
Ehm, no. Quello è lo Scenografo. Lo Sceneggiatore è quello che scrive la Sceneggiatura, il copione. Non è necessariamente quello che ha ideato la Storia, ma è quello che la articola in due ore di film e che materialmente lo scrive.
Questo è quello che mi piacerebbe fare. D’altronde Federico Fellini diceva che
Il Cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio.
-Federico Fellini-
Ora, io non miro a tanto. Ma è pur vero che scrivere un film significa creare un mondo, popolarlo di personaggi (che non sono persone vere, ma una loro rappresentazione), farli dialogare e inserirli in situazioni plausibili per quel determinato contesto.
Ho fatto degli studi in questo senso, ed è questo che mi piacerebbe fare. E se Robert Oppenheimer, uno dei padri della bomba atomica, ha detto
Adesso sono diventato Morte, il distruttore di mondi.
-Robert Oppenheimer-
parlando del Progetto Trinity e citando il Baghavad-Gita, testo sacro indù, si può dire che lo Sceneggiatore sia un anti-Oppenheimer, perché i mondi li crea, li popola, gli da vita e consistenza, sulla carta almeno.
E tutto questo senza scomodare i testi sacri!
Bene: Sceneggiatura, bomba atomica, testi sacri. Abbiamo nominato l’impossibile, ma il succo qual è?
Il succo è che qui non parlerò solo di Cinema inteso solo come recensioni di film, ma anche dell’aspetto tecnico, con particolare attenzione alla Sceneggiatura. Senza ovviamente dimenticare che esiste anche…
…Il Cinema inteso come Passatempo
E’ sicuramente il Cinema come lo vede la maggior parte delle persone, e non è una cosa sbagliata, anzi! Il Cinema è anche quello, è il motivo per cui ci si emoziona, si ride, si piange in una sala buia con altre persone, vedendo della luce proiettata su uno schermo bianco.
Che idea romantica! La sala buia, le altre persone, lo schermo bianco. Nell’era digitale credi che ci sia ancora chi esce di casa per andare al Cinema? Magari d’inverno?
Non lo credo, ne sono sicuro. Perché se è vero che il settore è in crisi è altrettanto vero che vedere un film al Cinema, su uno schermo gigantesco, in mezzo ad altre persone sia un’emozione che poche altre cose sono in grado di suscitare. E la gente continua ad andarci. Perché rimane sempre uno dei passatempi più emozionanti che siano mai stati inventati, capace ancora -dopo più di cento anni– di stupire e lasciarci a bocca aperta.
Ah, sai quando si fanno gli incassi maggiori solitamente? A Natale!